Ed ecco finalmente il mio primo post 'post-partum' dedicato al mio dolce pulcino venuto al mondo un mese e mezzo fa! Come si sa l'arrivo di un bebè stravolge completamente i ritmi e le abitudini e pur avendo già avuto una prima esperienza di maternità, devo dire che non si é mai davvero preparati! Anzi, proprio perché ci si sente giá rodati si fa l'errore di sopravvalutare se stessi e la propria capacità di gestire la nuova situazione. In realtà, anche dopo così poco tempo, mi rendo conto che ogni bambino é un individuo con un suo linguaggio ed una sua personalità, e non é detto per esempio, che le 'tecniche' per calmare il pianto usate con il primo figlio, funzionino anche con il secondo!
Qui in Germania per le prime due settimane dopo il parto viene a casa tutti i giorni una puericultrice o Hebamme (in tedesco), poi in base alle necessità, c'é un altro numero di incontri su richiesta. Non immaginate che venga a trascorrere ore a casa con voi, viene in genere per non più di mezz'ora, si occupa di pesare il bambino, di monitorare la caduta del cordone ombelicale, di fargli con voi il primo bagnetto se vi sentite insicure nel farlo da sole, di darvi consigli in generale sulla cura del bambino. Inoltre, si occupa anche della neo-mamma, sia per quanto riguarda la salute post-parto o eventuali problemi nell'allattamento, sia soprattutto é attenta a come state psicologicamente; ascolta i vostri dubbi, bisogni materiali e anche interiori, cosa non banale, visto che dopo il parto le attenzioni vostre e di chi vi circonda vengono automaticamente convogliate sul bebè!
Per me é stata una figura di supporto fondamentale, soprattutto alla mia prima esperienza di maternità, quando con tre settimane di anticipo sono tornata a casa con un piccolissimo fagottino dalle incredibili capacità comunicative ;-) ossia piangere per ore senza tregua! Dalla Hebamme ho imparato tantissimo, non solo grazie ai suoi consigli ma anche semplicemente nell'osservarla. Ogni volta che arrivava, era una specie di maga-fata, la sua spigliatezza nell'interagire con il bebé mi ha sempre lasciata sbalordita; é successo più volte che da ore tentassi di calmare la mia bimba che strillava, quando improvvisamente suonava lei, entrava silenziosa, si toglieva le scarpe, lavava le mani e mi chiedeva con tutta calma come andava...io rispondevo furiosa "come vuoi che vada?...non vedi come strilla? e da ore che va avanti cosí" e lei "vuoi che la prenda io?" (e me lo chiedi?!), non aveva finito la frase che io la lanciavo praticamente tra le sue braccia!...lei si sedeva comodamente su una sedia (quando io avevo macinato Km camminando avanti e indietro per casa) la prendeva stringendola immobile tra le braccia (io avevo fatto pure le acrobazie per cambiarla di posizione sperando di trovare quella giusta che la calmasse), e cominciava a interagire con lei parlandole, come se con quel pianto la mia bimba le stesse dicendo qualcosa e...MAGIA!...dopo cinque minuti di strilla e dimenamenti, le strilla diventavano vagiti sempre piú flebili, il respiro tornava regolare, e dopo poco si addormentava pure! Osservavo la scena con un senso di frustrazione e inadeguatezza tremendi!
Per me é stata una figura di supporto fondamentale, soprattutto alla mia prima esperienza di maternità, quando con tre settimane di anticipo sono tornata a casa con un piccolissimo fagottino dalle incredibili capacità comunicative ;-) ossia piangere per ore senza tregua! Dalla Hebamme ho imparato tantissimo, non solo grazie ai suoi consigli ma anche semplicemente nell'osservarla. Ogni volta che arrivava, era una specie di maga-fata, la sua spigliatezza nell'interagire con il bebé mi ha sempre lasciata sbalordita; é successo più volte che da ore tentassi di calmare la mia bimba che strillava, quando improvvisamente suonava lei, entrava silenziosa, si toglieva le scarpe, lavava le mani e mi chiedeva con tutta calma come andava...io rispondevo furiosa "come vuoi che vada?...non vedi come strilla? e da ore che va avanti cosí" e lei "vuoi che la prenda io?" (e me lo chiedi?!), non aveva finito la frase che io la lanciavo praticamente tra le sue braccia!...lei si sedeva comodamente su una sedia (quando io avevo macinato Km camminando avanti e indietro per casa) la prendeva stringendola immobile tra le braccia (io avevo fatto pure le acrobazie per cambiarla di posizione sperando di trovare quella giusta che la calmasse), e cominciava a interagire con lei parlandole, come se con quel pianto la mia bimba le stesse dicendo qualcosa e...MAGIA!...dopo cinque minuti di strilla e dimenamenti, le strilla diventavano vagiti sempre piú flebili, il respiro tornava regolare, e dopo poco si addormentava pure! Osservavo la scena con un senso di frustrazione e inadeguatezza tremendi!
Ma lei non mi ha mai fatto sentire inadeguata, né matta come mi sentii io stessa quando un giorno le dissi: "non ne posso piú, stiamo in casa e non smette mai di piangere, appena usciamo, giá nel pianerottolo smette immediatamente, ma io non ho le energie per uscire sempre, prepararmi, portare giú la navetta (senza ascensore!)...ho pensato di metterla a dormire nel balcone! (la mia bimba é nata a Novembre ed erano i primi di Dicembre). Lei con tutta serietà disse: "E perché no?"...io "eh?! posso provare davvero a metterla nel balcone?", lei "certo, se le piace stare all'aria aperta!" ...ha funzionato, i migliori pisolini la mia bimba se li é fatti imbacuccata dentro la navetta, poggiata su un tavolino in balcone a molti gradi sotto zero di un Dicembre Berlinese!...l'unico inconveniente era quello spiraglio del balcone che dovevo lasciare aperto perché coi vetri camera non l'avrei sentita piangere!
Grazie alla Hebamme ho capito che quando un bimbo piange é fondamentale calmarsi per riuscire a calmarlo, se necessario lasciarlo piangere per un pó, andare in un'altra stanza a respirare profondamente e poi tornare. All'inizio occorre passare del tempo con il proprio bebé in un'atmosfera tranquilla, osservarli e ascoltare il loro pianto come un linguaggio da decifrare per capire se piangono per fame, per sonno, per dolore fisico, o semplicemente per il bisogno di essere tranquillizzati, di sapere che non sono soli.
Grazie alla Hebamme ho capito che quando un bimbo piange é fondamentale calmarsi per riuscire a calmarlo, se necessario lasciarlo piangere per un pó, andare in un'altra stanza a respirare profondamente e poi tornare. All'inizio occorre passare del tempo con il proprio bebé in un'atmosfera tranquilla, osservarli e ascoltare il loro pianto come un linguaggio da decifrare per capire se piangono per fame, per sonno, per dolore fisico, o semplicemente per il bisogno di essere tranquillizzati, di sapere che non sono soli.
Beh, tutto questo in teoria sembra facile, ma passare alla pratica e far si che questa funzioni é tutta un'altra storia; é incredibile quanto piangano i bambini! Anche questa volta mi é stato necessario osservare lei in azione per ricordarmi che agitarsi non serve a nulla, e che se i loro bisogni sono soddisfatti (ha mangiato, ha il pannolino pulito, non é sudato etc) e piangono, c'é poco da fare se non appunto stare caaaalmi, mettersi comodi, tenerli stretti e tranquillizzarli con la voce (con lei funziona, con me un pó meno!).
A proposito di tenerli stretti, la tecnica della "mummificazione" é grandiosa! Qui se il bimbo piange te la suggeriscono giá in clinica, e devo dire che funziona davvero. I bebé sono abituati ad uno spazio ridottissimo e non trovare un confine intorno li disorienta ed impaurisce, inoltre capita che si sveglino di soprassalto scossi dalla paura per il movimento dei loro stessi arti (o dopo averli addormentati in braccio, allargano improvvisamente le braccia nel momento in cui vengono riposti nella loro culla, svegliandosi di soprassalto). Ecco perché farli dormire fasciati in un telo e con gli arti bloccati li aiuta a rilassarsi. Qui questo modo per avvolgerli si chiama 'pucken' (se lo digitate in google trovate come si fa).
Una cosa un pó bizarra che voglio mostrarvi é come la Hebamme pesa in casa i bebé (senza la necessità di quelle ingombranti e costose bilance per neonato):
Vi serviranno una busta di cotone per la spesa ed una bilancia per valigie, mettete il bebé nella busta, attaccate i manici al gancio della bilancia et voilá!
(Sono rimasta a bocca aperta anch'io la prima volta che gliel'ho visto fare!)
Nell'ultimo mese di gravidanza ho realizzato il fiocco nascita in foto, non che qui si usi, ma a me piace molto l'idea del fiocco all'arrivo a casa per dare il benvenuto al nuovo arrivato! Non ho pensato a fotografare gli step, ma se vi piace, ecco il materiale usato, piú dei fogli di feltro spesso 0.5cm, dai quali ho ritagliato a mano le bandierine e le lettere.
In questo mese e mezzo cucinare qualcosa di decente é stato impossibile, e mi son detta più volte che avrei proprio dovuto seguire il consiglio di rifornirsi di pietanze da surgelare in modo da avere una scorta di cibo pronto per il post parto, ma avevo rimosso quanto un bebé sia capace di assorbire tutto il nostro tempo nonché la mancanza di sonno a rallentare le azioni piu' elementari! Chissá quando riusciró a produrre qualcosa di pubblicabile!
Per la Pasqua ho promesso alla mia bimba dei cake-pops decorati, spero quindi di tornare presto con un nuovo post!
Time-out!
Leti... oh Signore che bello...!! Non poteva esserci pulcino di Pasqua più dolce!! <3 <3 Che sorpresa.. sono stata tanto via dal pc e ora purtroppo vado e vengo. In questo momenti difficile della mia vita... in cui chi amo lentamente si spegne.. vedere tanta vita e gioia per me è una carezza! AUGURONI AMICA MIA.. auguroni a te e alla tua stella! Che ogni giorno possa vedervi felici e appagati ad ogni passo che farete insieme!! TVB! p.s. non c'è verso, in Garmania si è troppo avanti persino con il supporto alle mamme! <3
ReplyDeleteEly, non sai quanto mi dispiace che tu stia attraversando momenti tanto difficili, ti auguro di continuare a trovare tanta forza in te ed il supporto di coloro che ti circondano, un grande abbraccio.
Deletelamstoria della bilancia mi mancava proprio....
ReplyDeleteDavvero non te ne avevo parlato?!
DeleteTantissimi auguri! Nn c'e benedizione piu' grande che un figlio! Io ne ho una e mi sarebbe piaciuto molto averne un altro. Che meraviglia avere una puericultrice ! In Germania state avanti!
ReplyDeleteCiao, ti ringrazio! La puericultrice, soprattutto alla prima esperienza é davvero una figura di riferimento utilissima!...speriamo venga introdotta anche in Italia!
DeleteMa quanto è bello il tuo Jordi!!! Tesoro congratulazioni e grazie mille per questo bellissimo post. Ero passata a vedere, quando mi hai lasciato il commento sul mio blog qualche giorno fa, ma non avevo trovato questo post. Oggi sono tornata e prima ho visto quello dei cak pops e ora sono venuta a leggere qui. Speriamo che arrivi presto anche in Italia questa usanza, sarebbe molto molto utili. Lo sai che divento nonna a giugno? Non vedo l'ora!! Ti abbraccio forte e mando un bacino ai tuoi due splendidi bimbi. Auguri mammina bis ♥
ReplyDeleteNonna? Cosi' giovane, wow! Sarai una nonna fantastica!
DeleteCiao Letizia! Nn so se lo sapevi, ma oggi e' l'onomastico del tuo cucciolo! (Jordi e' uno dei miei nomi preferiti) Auguroni al tuo piccolo. Un abbraccio da Pescara
ReplyDeleteCiao Ale, che bello che é anche uno dei tuoi nomi preferiti! In Italia molti hanno un po' storto il naso quando lo hanno sentito! Grazie per avermi ricordato dell'onomastico, io lo avevo scritto nel calendario ma poi mi e' passato di mente e stamattina, prima di te, me lo ha ricordato un'amica! Un abbraccio dalla calda (un miracolo!) Berlino .
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