(scroll down for the english recipe)
Durante la vacanza in Sicilia ho davvero riscoperto il valore del cibo e delle materie prima di qualità, ho notato come il gusto dei prodotti stagionali cresciuti naturalmente sia imparagonabilmente più buono di quello dei prodotti di serra. Non che non lo sapessi, tra l'altro lo si legge spesso, ma quando ci si abitua per forza maggiore a mangiare per esempio pomodori di serra la differenza, nel momento in cui si assapora un pomodoro, raccolto magari fresco dall'orto é davvero lampante! Qui, non é questione di non seguire la stagionalitá dei prodotti, il problema é che anche quando la stagione é quella giusta, i pomodori che si trovano ai supermercati sono di serra. Guardo sempre il cartellino e la provenienza dei pomodori nei supermercati tedeschi é quasi esclusivamente Olandese, belli a vedersi, non c'é dubbio, ma senza sapore. Lo stesso accade per zucchine, melanzane e cosí via.
Mi piacerebbe avere un orto. Osservando il bellissimo orto dove io e la mia bimba abbiamo raccolto i prodotti che vedete nel cestino sopra, l'ho desiderato ardentemente. Tra l'altro, credo debba essere molto bello coinvolgere un bimbo nella coltivazione di un orto, credo sia un modo per responsabilizzarli verso la natura e aiutarli a sviluppare sensibilità verso l'ecologia. Ma, al di là dei problemi logistici (tipo, l'orto dove lo metto?!?) e climatici (ma a Berlino a parte cavoli e patate cosa crescerebbe?) non saprei occuparmene, non ho il pollice verde, e credo perfino, che le piante ormai sentendosi incomprese mi odino! Come nel film di Moretti il nostro rapporto é della serie...."Hai troppo sole, poco sole, cos'è che vuoi?... Più acqua, meno acqua?... perché non parli?!... Rispondi!..."
A questo proposito, penso che il rapporto tra me e le piante si sia incrinato irrimediabilmente ai tempi dell'università. Inizialmente con lo studio della botanica, che incentrato prevalentemente sulla sistematica, con tutti quei nomi da imparare a memoria é stato per me un duro rospo da mandar giù. Ma credo che a renderlo definitivamente compromesso, sia stato l'incontro con l'essere-umano-possessore-di-cattedra in materia "vegetale", più inutile di tutto il globo, un concentrato di incapacità, ottusitá e ignoranza devastanti! L'esame consisteva in scritto ed orale, lo scritto era un quiz a risposta multipla con domande del tipo: La fotosintesi é: a. importante b. molto importante c. importantissima (davvero, questa era una delle domande!).....e se la risposta non incontrava il suo umore o la simpatia per te, prendevi zero, anche se sapevi tutta la fotosintesi a memoria come l'avemaria. Il fatto era che a lei della fotosintesi o della tua preparazione non importava un bel nulla, ciò che contava ai fini dell'esame erano cose fondamentali come: la tua partecipazione a lezione, ossia il calore e la vicinanza mostrati occupando le prime due file dell'aula, il tuo interesse a lezione, ossia la perpetrata interruzione delle stesse con alzate di mano e parole per rinforzare le sciocchezze dette da lei, e soprattutto l'interesse extra-lezioni ossia l'assidua partecipazione alle ore di ricevimento nel suo ufficio, durante le quali, probabilmente, venivano svelati segreti botanici, che io studiando solo sul libro, non ho mai afferrato! Infatti, ho preso il voto più basso di tutto il corso universitario, 20 allo scritto, portato poi a 24 all'orale ma, me lo sono davvero sudato! Io continuavo a ripeterle tutto quello che sapevo, incurante del fatto che lei non volesse sentirlo (tipo la cartomante del film Ghost, avete presente?!), lei continuava a ripetermi che o ripetevo lo scritto o al massimo mi avrebbe confermato il 20......per farla breve, solo l'intervento di un altro professore, mandato a chiamare, ha messo fine a questa storia, mi ha fatto qualche domanda, ha visto che le cose le sapevo, ha parlato con lei e cosí tra tira e molla, (io volevo almeno 26), é uscito il 24.
Ma non volevo mica raccontarvi questa storia!!!....sono passati cosí tanti anni che non so da dove sia saltata fuori. Se scrivendo un post, si può verificare un effetto tipo 'seduta dallo psicologo' , forse é uscita fuori perché il trauma non c'é più ma le conseguenze restano.....da quel momento io e la botanica abbiamo chiuso. Ma é ora di ricominciare.....la prossima estate, orto in balcone!...chi mi aiuta?
La ricetta di oggi é così buona, da dare un risultato decente perfino con i prodotti di serra! Basta peró che usiate tante buone erbette fresche......se poi la preparate con pomodorini e melanzane dall'orto sará
E c c e z z i o n a l e! ps: Chi di voi ha un orticello?
Ingredienti per 4 tartelette o uno stampo da 26 cm
(idea estratta da Sale&Pepe, ricetta un pó modificata)
Per la pasta brisé (Pate á quiche di Felder)
200g farina 00
5g sale
90g burro morbido a pezzetti
1 uovo
20g acqua fredda
200g farina 00
5g sale
90g burro morbido a pezzetti
1 uovo
20g acqua fredda
Lavorare in una ciotola con la foglia (frusta K) o con le dita, il burro con la farina ed il sale finché amalgamati, aggiugere l'uovo intero e l'acqua e impastare velocemente finché incorporati. Formare una palla un pó schiacciata, avvolgerla nella pellicola e metterla in frigo almeno 2h.
Preparazione delle Tartelette o di una quiche da 26cm:
1. Tirare fuori dal frigo la pasta brisé, Cospargere la superficie di un piano da lavoro di farina, stendere la pasta con un matterello e rivestire 4 stampi da tartelette (o uno grande). Mettere gli stampi in frigo per 15 minuti.
Per i pomodorini grigliati:
500g pomodorini
1 spicchio d'aglio
origano q.b
olio evo q.b
sale & pepe q.b
1. Tagliare i pomodorini a metá e sistemarli su una placca forno rivestita con carta forno, con la metá tagliata rivolta verso l'alto.
2. Tritare l'aglio e metterlo in una ciotolina insieme all'origano, sale, pepe e circa 4 cucchiai di olio d'oliva. Mescolare bene il tutto e spennellare con questa miscela i pomodorini o spargerla sopra ad essi con un cucchiaio.
ps: la ricetta originale dice di farli appassire in forno a 160 gradi per 2 ore. Io invece li faccio appassire nel forno contemporaneamente alla cottura della quiche....
Per la crema di melanzane:
2 melanzane medie
1 spicchio d'aglio
2 uova
1 barattolo di creme fraiche (200g)
sale & pepe q.b
erbette meditarranee q.b
1-2 cucchiai di gherigli di noce
1. Bucare la pelle delle melanzane con la forchetta e cuocerle al microonde alla massima potenza per 12 minuti. (In alternativa potete cuocerle al forno per circa 45 minuti a 180 gradi.)
2. Tagliare le melanzane a metá e ricavarne la polpa con un cucchiaio.
3. Frullarla con un frullatore ad immersione, insieme alle uova leggermente sbattute, l'aglio, sale, pepe, noci, erbette e creme fraiche. Ottenere un composto ben amalgamato.
1. Tirare fuori dal frigo la pasta brisé, Cospargere la superficie di un piano da lavoro di farina, stendere la pasta con un matterello e rivestire 4 stampi da tartelette (o uno grande). Mettere gli stampi in frigo per 15 minuti.
2. Accendi il forno a 180 gradi ventilato. Versare la crema di melanzane sulla base di brisé e livellare con una spatola.
3. Cuocere in forno a metá altezza per circa 20-25 minuti. Infornare anche la placca con i pomodorini, sotto di questa, per 20 minuti. La quiche dovrá assumere un colore dorato e questo dovranno appassire ma senza diventare neri (tenerli d'occhio).
4. Sfornare e far raffreddare leggermente, poi arrangiare i pomodorini sulle tartelette come in foto.
If walking into your local market in these last summer days, you are instantly seduced by fresh, cute little red cherry tomatoes but don't have idea how to use them, don't hesitate, buy half a kilo of them and once home make this delicious meatless tart. The roasted cherry tomatoes, eggplants and fresh herbs, make a perfect storm of savory italian taste and will bring the sun on your table!
For the shortcrust pastry (Pate á quiche Felder)
3. Cuocere in forno a metá altezza per circa 20-25 minuti. Infornare anche la placca con i pomodorini, sotto di questa, per 20 minuti. La quiche dovrá assumere un colore dorato e questo dovranno appassire ma senza diventare neri (tenerli d'occhio).
4. Sfornare e far raffreddare leggermente, poi arrangiare i pomodorini sulle tartelette come in foto.
Oven roasted cherry-tomato tart with eggplant mousse
If walking into your local market in these last summer days, you are instantly seduced by fresh, cute little red cherry tomatoes but don't have idea how to use them, don't hesitate, buy half a kilo of them and once home make this delicious meatless tart. The roasted cherry tomatoes, eggplants and fresh herbs, make a perfect storm of savory italian taste and will bring the sun on your table!
Ingredients for 4 tartlets or a mold of 26 cm
For the shortcrust pastry (Pate á quiche Felder)
200g plain flour
5g salt
90g soft butter (into small pieces)
1 egg
20g cold water
1. Combine in a bowl of a food processor or with your fingers the butter with flour and salt,until resembles coarse crumbs. Add egg and water and knead briefly until incorporated. Turn out dough onto a surface, shape into a flatten disk, fold in plastic wrap and refrigerate at least a couple of hours.
2. Roll out the dough with a rolling pin and coat the tart mold. Place the mold in the refrigerator for 15 minutes.
For the grilled cherry tomatoes:
90g soft butter (into small pieces)
1 egg
20g cold water
1. Combine in a bowl of a food processor or with your fingers the butter with flour and salt,until resembles coarse crumbs. Add egg and water and knead briefly until incorporated. Turn out dough onto a surface, shape into a flatten disk, fold in plastic wrap and refrigerate at least a couple of hours.
2. Roll out the dough with a rolling pin and coat the tart mold. Place the mold in the refrigerator for 15 minutes.
For the grilled cherry tomatoes:
500g cherry tomatoes
1 clove of garlic
oregano q.b
extra virgin olive oil q.b
salt & pepper q.b
1. Cut the cherry tomatoes in half and place on a parchment paper-lined baking try, with the cut side side up.
2. Chop the garlic and place in a bowl with the oregano, salt, pepper and about 4 tablespoons of olive oil. Mix everything well and brush this mixture over the cherry tomatoes or spread it over them with a spoon.
For the eggplant mousse:
2 medium eggplants
1 clove of garlic
2 eggs
1 jar of creme fraiche (200g)
salt & pepper q.b
1 tablespoon of herbs Meditarranee
1-2 tablespoons of walnut kernels
1. Puncture the skin of the eggplant with a fork and cook in the microwave on full power for 12 minutes. (Alternatively you can cook in the oven for about 45 minutes at 180 degrees.)
2. Cut the eggplant in half lengthwise and remove the flesh with a spoon.
3. Blend it with an immersion blender, along with the lightly beaten eggs, garlic, salt, pepper, nuts, herbs and creme fraiche. Until the mixture is homogeneous.
Tarts Preparation:
1. Remove the shortcrust pastry from the fridge, sprinkle the surface of a work surface with flour, roll out the dough with a rolling pin and coat the tartlet molds. Place molds in the fridge for 15 minutes.
2. Turn on the fan oven to 180 degrees. Pour the eggplant mousse into the tarts shell and level with a spatula.
3. Bake on the middle shelf of the oven for about 20-25 minutes. Bake at the same time and just below it the cherry tomatoes, for 20 minutes. Bake the quiche until golden.
4. Remove from oven and let cool slightly, then arrange the cherry tomatoes on the tarts as in the picture.
Che buona questa quiche sembra di sentirne il profumo!
ReplyDeletema è buonissima!complimenti anche per le foto!
ReplyDeletebaci
simona
Mamma mia Lety! I traumi dello studio.. eccome se restano!! :D Anche io ho certi episodi che credo non dimenticherò facilmente.. e condizionano proprio il rapporto con certe cose!! :D Povera.. Eppure guarda cosa fai con quelle verdure dell'orto: io dico che ci hai fatto proprio pace, altrimenti non sarebbero usciti questi capolavori :D Complimenti e un bacio a quelle adorabili manine! <3 TVB
ReplyDeleteCe ne sarebbero storie da raccontare dell'università... ma non siamo qui per questo!!! Ti auguro di poter realizzare un giorno il tuo sogno: un giardino tutto tuo!! :-) Intanto ti dico buone le quiche
ReplyDeleteBellissima e bellissime foto!!!! :)
ReplyDeleteMi sta venendo una fameee...
A presto..
Ciao Lety :) Che belle foto e che delizia la tua quiche! Complimenti :) Anche a me piacerebbe tanto avere un orto ma non credo sia una felice idea avendo il pollice NERO :D Mi accontento del mare e lascio perdere le piante, che è meglio :D ;) Un abbraccio forte forte :**
ReplyDeleteChe ridere Vale, il pollice nero é una giusta espressione anche per me! Beh, direi che il mare sia una bella consolazione :)) Baci
Deleteahahah è chiaro da dove nasce la tua avversione, io ce l'ho anche senza questo trauma universitario :-)
ReplyDeleteLa stagionalità è strettamente legata ai sapori, hai ragione.
Gran bel piatto.
Fabio
Buonissime queste tortine salate...si vede proprio che i pomodorini sono maturati al sole e non sotto il tendone di una serra...otiimo piatto! lo proverò!. Ciao
ReplyDeleteBrava Lety, queste torte salate sono buonissime! Voglio provare anche io con la crema di melanzane, non ho mai provato. L'orto in balcone a Berlino? Uhm mi sa che non c'è il clima adatto. Io ho un piccolissimo orto sul balcone: ho due vasoni grandi. In uno ho piantato pomodori. Nell'altro ho fatto metà rucola (ormai finita) e metà porri, che mi sembrano rachitici ... vedremo. Poi ho tantissime piante aromatiche: salvia, rosmarino, timo, origano fresco, prezzemolo, sedano, acetosella ... insomma un sacco di odori, sempre belli freschi, Ahhhh poi ho il basilico, anzi avevo, visto che ho fatto il pesto. Per la prof dell'università è meglio che te la cancelli dalla testa, che gente che c'è in giro!! Un bacione cara Lety, a presto
ReplyDeleteCiao Terry, grazie mille per la tua opinione, sigh, era ció che temevo, che il clima non lo permette!....anch'io ho degli aromi ( basilico, timo, prezzemolo, salvia, menta) ma di questi solo timo e salvia mi sembrano felici in balcone!...il basilico ho la sensazione che stia meglio dentro casa che fuori! La prof. credevo di averla cancellata ma per qualche motivo , scrivendo é riemersa!....spero per l'ultima volta! Un abbraccio, ciao
DeleteO mamma quanto mi piace!
ReplyDeleteIo l'orto nada. Ci sono cresciuta ma adesso con una casa di 69 mq ed un terrazzo con grandi fioriere, posso accontentarmi delle erbe aromatiche e mia figlia che semina le carote!
Però i pomodori buoni li trovo dal mio spacciatore di fiducia, a km 0 e ancora per un po' farò festa.
Bellissima ricetta.
Pat
Ciao Letizia, buone davvero queste tortine!! Bravissima!
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